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OFFICINA ALKEMICA: seconda parte

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2022 09:19
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cap. #13





Il Lavoro Alchemico (7^ parte)




La via violenta delle acque corrosive

Il miglior consiglio agli occidentali è di non far nulla per risvegliare Kundalini prima del tempo, ma di vivere una vita pura rispettando le leggi divine. Quando sarà giunto il momento, si risveglierà da sola. La direzione che prenderà kundalini una volta risvegliata non dipenderà dalla volontà, ma dalle qualità e virtù dell'uomo. (Omraam M. Aivanhov, Centri e corpi sottili)

Esistono alcuni metodi di risveglio, sempre facenti parte dell'alchimia, che potremmo definire non convenzionali, talvolta indicati nella tradizione indù come via violenta. Tale percorso si fonda sull'utilizzo di potenti tecniche occulte, le cosiddette acque corrosive, che costringono l'energia di kundalini a risvegliarsi e a salire lungo la spina dorsale, indipendentemente dal fatto che il neofita abbia compiuto un regolare percorso iniziatico di purificazione delle sue emozioni e della sua mente, e si sia quindi naturalmente posto in grado di reggere una simile improvvisa deflagrazione interiore.

Questo temibile sentiero veniva percorso dai praticanti maghi-alchimisti ai quali era stata annunciata un'imminente morte, sia per causa di malattia incurabile sia come risultato di una condanna da parte delle autorità, evento che colpiva non di rado chi si dedicava a simili studi e pratiche.

Trovandosi dunque costretti a scegliere tra il rischio di dover vivere l'ultimo periodo della loro incarnazione nella follia, causata da un'incapacità del sistema nervoso di reggere l'inteso regime del Fuoco causato dalle tecniche occulte e la certezza di morire nell'incoscienza di sé e quindi di precipitare nell'oblio una volta abbandonato il corpo, molti di essi preferivano affrontare il primo pericolo.

In ogni caso le tecniche venivano sempre accompagnate da un serio tentativo di estirpare i pensieri separativi e le emozioni più basse dalla propria personalità. Nonostante non fosse a disposizione un arco di tempo sufficiente a compiere un lavoro alchemico preciso e profondo sulle emozioni negative, si provava comunque, nei limiti del possibile, a uccidere l'odio, il giudizio, il senso del possesso e l'egoismo in se stessi.

E ciò per un evidente motivo: una personalità dove kundalini, una volta risvegliata, comincia a incanalarsi in emozioni come odio, rancore e desiderio di possesso diviene un'aberrazione della natura.

Tutte le manifestazioni più basse vengono infatti ingigantite dall'afflusso di nuova energia e divengono estranee a ogni tentativo di controllo.
L'individuo si trasforma in breve tempo in un folle lussurioso, spietato, desideroso oltre ogni limite di potere materiale.

I 12 capi delle SS, gli apostoli neri di Himmler, sono un esempio eclatante del traguardo a cui può portare il sentiero delle acque corrosive se non accompagnato da una coscienza vigile e orientata verso il bene.

Al di fuori di un contesto dove i danni provocati dal percorrere tale via possono risultare un giusto rischio da correre in assenza di alternative, data l'imminenza del termine della propria incarnazione, non esiste alcuna ragione intelligente per esporsi a simili pericoli. La via alchemica consueta è infatti già di per sé la via più rapida, ammesso che la rapidità possa venire considerata un metro di giudizio in ambito spirituale, e lo può
divenire ulteriormente in funzione della volontà e dell'aspirazione del praticante. In alchimia ognuno può decidere la velocità della propria evoluzione.

Si consideri inoltre che, anche qualora la via violenta andasse a buon fine e il praticante riuscisse a conservare la propria integrità psichica, lo sviluppo così ottenuto non potrebbe mai essere completo.

Non è infatti in alcun modo possibile incrementare la propria intelligenza, ottenere maggior conoscenza o acuire la propria genialità artistica semplicemente limitandosi a controllare il respiro, assumere droghe o lavorare con l'energia sessuale!

Tali qualità animiche sono realizzabili innanzitutto grazie a uno studio approfondito, e poi per mezzo del processo di trasmutazione di ciò che è inferiore in ciò che è superiore. Non si diventa infatti geniali semplicemente facendo affluire una considerevole quantità di energia, di per sé neutra, nel proprio organismo, ma solo approntando nel corso degli anni, grazie alla trasmutazione, i sensi sottili affinché tale energia possa manifestarsi come genialità.

È tuttavia nostra intenzione soffermarci su tali conoscenze occulte in quanto la loro applicazione, se intesa non come sentiero evolutivo in sé, ma esclusivamente come valido aiuto in determinate fasi del proprio percorso alchemico, e sviluppantesi parallelamente a questo, può senza dubbio accelerare il percorso stesso.

Riguardo ai modi, ai tempi e alle circostanze di tale utilizzo solo un « iniziato » può fornire le giuste indicazioni al neofita, il quale, proprio in virtù della sua condizione di neofita, non è in grado di distinguere in quale momento l'applicazione di una tecnica può divenire vantaggiosa e in quale invece andrebbe a compromettere, talvolta irreversibilmente, i sottili equilibri della sua psiche.

I metodi impiegati come «acque corrosive» sono tre:

l'assunzione di sostanze droganti

il controllo della respirazione

il padroneggiare l'energia sessuale



[Modificato da Ash. 14/06/2022 08:51]
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